lunedì 19 settembre 2011

Memorie di una donna... "Scautismo: un incontro nella gioia."

 "Se ognuna di voi ci pensa bene, l’incontro con lo scoutismo è stato l’incontro con la gioia, ma durante il percorso per arrivarci non eravate sole, sempre qualcuno più o meno capace, più o meno “grande” ha spezzato per voi e con voi il pane di queste difficili verità che si possono gustare solo un po‘ per volta ... 
Le vostre Capo, nella loro pochezza, con tutti i loro limiti, con la pazienza soltanto della loro presenza hanno tradotto per voi, nei lunghi anni della vostra crescita, il messaggio dello Scoutismo che, altrimenti per quanto bello e gioioso voi non avreste potuto né intendere né seguire. Non guardate oltre l’orizzonte alla ricerca di un servizio Importante, voltatevi indietro a guardare le centinaia, le migliaia di ragazzine che aspettano che qualcuno insegni loro la strada per trovare se stesse, per essere felici: quella stessa strada che qualcuno prima ha Insegnato a voi ...".
 “... Io, per parte mia, posso solo dirvi che sono quasi vent’anni che faccio un servizio di Capo nello Scautismo.
Se non fossi stata così Impegnata forse avrei potuto realizzare mille altre cose:
continuare a studiare danza e pianoforte, prendere un‘ altra laurea, fare parecchi concorsi, tenere cicli di conferenze di arte e di morale, però, quando guardo indietro e conto le lacrime che ho asciugato, i sorrisi che ho visto sbocciare, gli sforzi che ho visto compiere da tanti ragazzi per essere migliori, se penso a quante volte ho usato me stessa come strumento per far conoscere Cristo, so di aver contemplato migliaia di miracoli stupendi.
Così se tornassi indietro, rifarei daccapo tutto quello che ho fatto, con buona pace di tutti i benpensanti, per poter dire, come posso dire, di essere una persona profondamente felice".
Anna Feder Piazza
fondatrice del guidismo trevigiano

"La ricerca della felicità"

Durante il nostro Campo Estivo è stato affrontato il tema della ricerca della felicità.
Siamo riuscite a curare molto bene il tempo dedicato a questa riflessione quotidiana proprio per la consapevolezza del fatto che all'interno dei tre riparti che partecipavano al campo, vi erano personalità più o meno sensibili di fronte a degli spunti di riflessione.
Abbiamo pensato che la cosa migliore da fare fosse una vera e propria progressione di questa felicità; pertanto siamo partite con il pensare a cosa sia per noi la felicità, a quali sono i mezzi che usiamo per raggiungerla, fino ad arrivare a chiedere quali fossero i motivi per cui Dio potesse essere felice di noi.
Le riflessioni che sono saltate fuori sono state moltissime e in tantissimi casi le une distanti dalle altre. Indubbiamente tutte sono state magnifiche e le ragazze hanno saputo condividere appieno le proprie emozioni con le altre, ma chi ci ha più stupito sono state le piccoline che hanno fatto delle riflessioni molto profonde per la loro età.
Molte guide hanno affermato che parte della loro felicità consisteva proprio nel guidismo ed in modo particolare nella vita all'aperto durante il periodo del Campo Estivo. La natura ha offerto loro la possibilità di soffermarsi di più a pensare a questi spunti e non a stabilizzarsi superficialmente su quelle che sono banali apparenze riguardo la tematica. 
Credo che il bel tempo ed i colori brillanti del posto abbiano reso tutto più bello... il luogo in cui abbiamo campeggiato infatti era molto più ospitale e vario rispetto a quello dello scorso anno. Sì è vero anche che il guidismo  consta dello spirito di adattamento delle ragazze a qualsiasi situazione, però soprattutto per le più piccoline la cosa può risultare difficile sopratutto se il periodo in cui devo vivere al campo dura circa due settimane; se il posto è brutto e il tempo non è dei migliori, il ricordo che rimarrà sarà quasi sicuramente grigio e cupo, nonostante la compagnia sia stata fantastica.
Quello che dobbiamo fare è pertanto sperare che anche i futuri campi siano belli come questo appena vissuto e che le guide riescano ad accrescere ulteriormente questo forte entusiasmo dentro il loro cuore!

giovedì 8 settembre 2011

Eppure soffia!



E l'acqua si riempie di schiuma il cielo di fumi
la chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi
uccelli che volano a stento malati di morte
il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte

un'isola intera ha trovato nel mare una tomba
il falso progresso ha voluto provare una bomba
poi pioggia che toglie la sete alla terra che è vita
invece le porta la morte perché è radioattiva

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

Un giorno il denaro ha scoperto la guerra mondiale
ha dato il suo putrido segno all'istinto bestiale
ha ucciso, bruciato, distrutto in un triste rosario
e tutta la terra si è avvolta di un nero sudario

e presto la chiave nascosta di nuovi segreti
così copriranno di fango persino i pianeti
vorranno inquinare le stelle la guerra tra i soli
i crimini contro la vita li chiamano errori

Eppure il vento soffia ancora
spruzza l'acqua alle navi sulla prora
e sussurra canzoni tra le foglie
bacia i fiori li bacia e non li coglie

eppure sfiora le campagne
accarezza sui fianchi le montagne
e scompiglia le donne fra i capelli
corre a gara in volo con gli uccelli

Eppure il vento soffia ancora!!!


Non hai mai sentito dire che la bellezza delle cose ama nascondersi?

"L'uomo che è cieco alle bellezze della natura ha perduto metà del piacere di vivere"
Baden Powell


Tante volte ci capita di vivere le nostre giornate in totale distacco da ciò che ci circonda... anzi ancor peggio ci lasciamo vivere da questo punto di vista, proprio perchè non abbiamo la voglia o crediamo di non aver abbastanza tempo per soffermarci un attimo e gustare  ad occhi aperti ciò che è la natura intorno a noi.
Una natura violata e rovinata dalle nostre stesse menti e dalle nostre stesse mani.
Quella natura che è stata la culla dei nostri antenati in quell'antichità incontaminata che probabilmente consideriamo un'utopia lontana.
Non sappiamo apprezzare e quindi imparare da ciò che abbiamo a portata di mano, ma piuttosto preferiamo apprendere nozioni che non sentiamo nostre come se fossimo degli automi. Eppure basterebbe così poco...
Basterebbe pochissimo per imparare qualcosa di utile per noi, che valorizzi le nostre capacità, solamente osservando ed entrando in diretto contatto con la natura...
Soffermatevi ogni tanto a contemplare un cielo stellato, oppure ad assaporare il rumore della pioggia che cade, o provate a camminare a piedi scalzi su un bel prato verde, cogliendone colori e profumi...
E' tutto gratuito, fidatevi!!! 
Non vi costa che un briciolo di volontà...
Ne trarrete dei grandi vantaggi.



lunedì 5 settembre 2011

Un altro campo che passa, tanti ricordi che restano...

Di ritorno dai vari campi estivi sarebbe meraviglioso sapere cosa è rimasto nel cuore di molte guide, per capire meglio se quello che facciamo per loro può essere motivo di crescita oppure no.
Dopo dodici giorni passati insieme in allegria, gustandoci stupendi bivacchi sotto lo stesso cielo stellato e sognando nuove avventure dormendo le une vicino alle altre in tenda, sveliamo cosa portano a casa di bello queste belle ragazze che sempre si sono messe in gioco per la riuscita di questo straordinario campo.

"Mi è piaciuto molto come primo campo estivo, soprattutto quando si giocava a baseball! Un po' meno il tempo della riflessione e quando dovevo andare a fare legna o a riempire le taniche." ( E. 12 anni)


"A me è piaciuto molto il torneo di baseball perchè si giocava e si correva! Ma era bello anche non giocare, restare con le altre sedute a fare il tifo per quelle che erano in campo; in questo modo ho parlato anche con altre guide che non conoscevo ed ho stretto amicizia!" (M. 13 anni)


"E' stato un bel campo innanzitutto perchè c'è sempre stato bel tempo e non faceva freddo come l'anno scorso, poi perchè mi è piaciuto molto il tema del campo (la ricerca della felicità) e perchè la nostra sq era molto unita. Abbiamo collaborato per la riuscita di questo campo, il risultato? Beh, una grande felicità!!" ( M. 14 anni)

"Il campo è andato bene, le riflessioni mi hanno aiutato in certe situazioni poi il posto toglie il fiato da quanto è bello ed era adatto a qualsiasi tipo di giochi; ne abbiamo fatti molti, tutti davvero belli. Porto a casa un ricordo stupendo, tra i più belli che ho riguardo questo mondo. Spero che il prossimo anno sia così se non ancor più bello ed entusiasmante!!!" ( A. 15 anni)

"Ci sono stati momenti in cui avrei voluto mollare tutto perchè vedevo che la sq non era unita e c'era chi voleva tornare a casa per la troppa nostalgia o perchè credeva che questo non fosse il suo posto. Mi sono sentita inutile perchè non riuscivo a portare un aiuto concreto, però con l'aiuto dei capi e delle altre guide più grandi sono riuscita a capire che stavo dando comunque e sempre il meglio di me, che ero importante per quel gruppetto. Penso di essere cresciuta moltissimo in questo campo che mi ha dato la possibilità attraverso momenti di sconforto, di trovare un motivo di conforto per andare avanti cercando di sorridere il più possibile e di divertirmi, nonostante le responsabilità che ho." ( E. 16 anni)


Gli aspetti positivi sono emersi nettamente, insieme a quelli un po' meno positivi che comunque hanno aiutato le guide a maturare nel corso di questi giorni.
Ringrazio anche io queste guide di avermi dato la possibilità di arricchirmi ulteriormente, imparando da loro cose nuove e scoprendo dentro di me capacità che credevo date per perse.
Spero di cuore che questo entusiasmo vi accompagnare durante tutto quest'anno che sta per iniziare!!
Il luogo del nostro campo.
Fiè allo Scilliar
Vi auguro un super Buona Caccia!!   

giovedì 7 luglio 2011

Nome caccia.

Ciao a tutti!!!
Allora siete pronti per affrontare il Campo Estivo??
Io si, alla grande!!!
Abbiamo iniziato a preparare alcune riunioni riguardo questo campo e devo dire che il tema proposto non è niente male.. ad alcuni potrebbe sembrare banale, ma in realtà sotto certi punti di vista è bello tosto... ma... non ve lo voglio assolutamente svelare!!! qualcuno potrebbe rovinarsi l'effetto a sorpresa e poi prima voglio viverlo ed in un secondo momento raccontarvelo, anche perchè momentaneamente tutto va bene... ma gli imprevisti capitano sempre.
La pioggia è un po' la nostra nemica in certe situazioni: ho fatto interi campi sotto la pioggia ed in mezzo al fango... mi sono comunque divertita moltissimo anche se effettivamente preferirei il caldo del sole per far riuscire bene tutte le attività. Ma la natura ci offre anche questo :)
Oggi voglio parlarvi di una meravigliosa tradizione che abbiamo, e che in parte si mescola anche con la natura :)
IL NOME CACCIA.
Il nome caccia è per l'appunto un nome che viene scelto dai capi e dato alle guide del secondo anno (nel nostro caso, ma in altri gruppi viene dato prima ed anche dopo!) Il nome dovrebbe richiamare elementi naturali e soprattutto le caratteristiche della persona e solitamente è composto da un nome più un aggettivo...
Sono moltissime pertanto le combinazioni che possono saltar fuori ma capita alle volte che vi siano dei doppioni :( ma sicuramente il significato di ognuno rimane comunque unico.
Il mio per esempio è Armonia del Bosco proprio perchè i miei capi mi ritenevano una persona che portava armonia tra la gente e soprattutto tra gente diversa, come lo sono gli alberi in un bosco :)
Per prendere il nome caccia bisogna affrontare una specie di prova di coraggio che consiste nel saltare il fuoco di bivacco... non è pericoloso perchè quando salti, spostando l'aria le fiamme si abbassano.
Il rituale che precede il salto è davvero particolare: per creare u'atmosfera briosa e memorabile il cerchio composto dalle persone intorno al fuoco si divide in gruppi ed inizia a fare il verso di alcuni animali, quali il cuculo, il lupo, i grilli, ecc... 
In mezzo a tutta questa baraonda di suoni la persona salta il fuoco, e nel mezzo del salto la capo urla il suo nome caccia... il bello è che la maggior parte delle volte nessuno capisce quale sia il suo nome e nel corso della serata risalta il fuoco più volte per capirlo :)
E' un momento particolarmente emozionante e il "canto" dei vari animali ti immerge ancor di più nella natura :)
La sera del salto del fuoco resta nel cuore di ogni persona:)

martedì 5 luglio 2011

Riflessione: il pino

"Il giovane pino guardò attorno a sè e vide tanti alberi, superbi e alteri contro il cielo. Tanti alberi, forti e tenaci sulla terra. Tanti alberi , festosamente raccolti intorno ai tronchi. Tanti alberi immensi! Come tanti giganti silenziosi, come tanti cavalieri indomiti. Con la paura di esserci: indefinito rispetto a loro, ma come loro presente! Con il ritegno e lo stupore di chi avverte i far capolino sul senso dei secoli, lui, giovane, ma c'era e lo sentiva.
Anche lui, senza molta esperienza, ma con una spinta che avvertiva dal basso, decisa e rassicurante. Così trovarsi ad alzare li sguardo e riuscire a sopportare la visione di quegli immensi esseri, maestosamente protesi nel loro toccare quasi il cielo, fu tutt'uno, con un misto di paura e di ardore, più simile alla sfrontatezza che al coraggio. Iniziava a tendersi. Tutto raccolto nel suo essere, tutto sostenuto dalla sua parte nascosta: quell'intensa energia racchiusa nell'oscurità,come palpitante spinta vitale.
C'era! E si accorse di avere uno spazio intorno a sè. Un piccolo spazio, se paragonato a quello degli alberi giganti, ma tutto suo, il suo spazio, in cui si riconobbe."
Proviamo a paragonarci ad un albero... siamo un giovane albero, un giovane pino che cresce giorno dopo giorno in modo lento e silenzioso. Durante la nostra crescita abbiamo bisogno di alcuni punti di riferimento e quindi quali sono i nostri modelli, gli alberi a cui ci ispiriamo? Quali sono gli alberi che vediamo più grandi di noi e che vogliamo imitare per toccare anche noi un giorno il cielo?
Quali sono le caratteristiche che ci piacciono di questi modelli e perchè li abbiamo scelti?
Cosa facciamo per imitarli?

Pensiamo...
Fermiamoci un attimo, prendiamoci del tempo per noi...
Riflettiamo sulla nostra vita...

La natura, un dono di Dio.

Nessuno può ancora nasconderci il pericolo che sta correndo la terra. E anche se spesso la fiducia viene meno, è doveroso tentare di salvarla. Soprattutto per coloro che verranno dopo di noi. 
Per i bambini del futuro, che rischiano di trovare a pezzi quel dono di Dio che noi abbiamo avuto la fortuna di accarezzare ancora intero. 
La montagna è una manifestazione di Dio, un regalo che dà la possibilità agli uomini di stare un po' meglio. Su questa montagna ha messo dei regali che ci aiutano a vivere: alberi, animali, frutti, l'acqua, molte cose. 
E, come una madre affettuosa, ci nutre e ci protegge. Succede che qualche figlio uccida la madre- può capitare un gesto di follia o anche che una madre uccida il figlio. 
Ma una madre di regola va amata e rispettata. La montagna, come del resto tutte le cose della natura, va tenuta da conto.
Mauro Corona

domenica 3 luglio 2011

Dalla parte della natura...

Salve ragazzi :)

Oggi vorrei proporvi un'attività tutta "bio" in previsione dei vari Campi Estivi!
Il metodo che seguiamo prevede ovviamente anche il rispetto della nostra tanto amata natura, ma tante tantissime volte non ci rendiamo conto di quanto male le rechiamo con i prodotti che utilizziamo quotidianamente per la cura della nostra persona e delle cose in generale.
Non voglio fare una colpa a nessuno perchè anche io sono la prima che tante volte non presta attenzione a queste piccole, ma grandi, cose; la società in cui viviamo ci presenta un mondo "usa e getta" ove l'inquinamento sembra davvero essere una cosa lontana, come anche le sue conseguenze.
Il consiglio che vi do è quello di portare al Campo Estivo prodotti che si possano disperdere nell'ambiente in quanto biodegradabili; mi riferisco per esempio agli shampoo, ai vari saponi e detersivi che sono necessari durante la permanenza al Campo Estivo. Io per esempio mi sono sempre trovata molto bene con una marca di prodotti biodegradabili a base di semi di lino e sapone di marsiglia. Per lavare i panni sporchi quest'ultimo è ottimo anche perchè viene normalmente utilizzato anche a casa, ed anche per il buon profumo che rilascia. 
Per quanto riguarda il lavaggio di piatti e pentole, in commercio esistono prodotti sempre biodegradabili, ma io non li ho mai comprati poichè ho sempre preferito "fare da me"!
Ed è proprio questa l'attività che vi propongo:la preparazione di detersivo per piatti fatto in casa :) 100% naturale e amico della nostra cara natura!
Potete prepararlo comodamente a casa e portarlo al Campo in alcuni recipienti, oppure prepararlo anche li al momento in quanto gli ingredienti sono facilmente reperibili anche nella Kambusa!
Ecco a voi la ricetta!!
 
                                                                    
Ingredienti:
3 limoni
400 ml di acqua
200 g di sale
100 ml di aceto bianco



Procedimento
:
Prendiamo i nostri limoni e tagliamoli a pezzetti togliendo i semini. 
Se siamo a casa mentre prepariamo il detersivo, utilizziamo il mixer per frullare i pezzi di limone  insieme al sale e ad un po' dell'acqua.
Successivamente prendiamo la poltiglia che si è creata e mettiamola in una pentola, aggiungendo l'acqua avanzata e l'aceto. 
Facciamo bollire per 10 minuti mescolando, facendo attenzione che il preparato non si attacchi. Quando quest'ultimo si sarà addensato, mettiamolo in alcuni vasetti di vetro, possibilmente ancora caldo: si crea un sottovuoto che conserva il detersivo più a lungo.

Et voilà: il vostro detersivo biodegradabile utilizzabile sia a casa che al Campo Estivo!



sabato 25 giugno 2011

Coraggio.

Credo che questa vita così avventurosa ci dia la possibilità di diventare persone forti, persone coraggiose.
Il coraggio è un gran bel dono che il Signore può infondere nei nostri animi, ma credo anche che per  molti di noi questa sia una qualità appresa con il  passare del tempo, con il vivere esperienze nuove. 
Quello che vi consiglio di fare di questi tempi, è vivere la vita come fosse una meravigliosa avventura, come fosse un entusiasmante gioco... 
Vivete così, fidatevi... non sprecate nemmeno un giorno della vostra vita perchè potreste pentirvene. 
Vivete felici e sereni, affrontando le difficoltà che vi faranno sicuramente crescere.
Vivete ed amate... amate più che potete...
Questo è ciò che vi suggerisco di fare.
Fate come hanno fatto Marco e Matteo, che sino a quando hanno potuto, hanno vissuto la loro vita al massimo... hanno vissuto i loro 18 e 20 anni con la spensieratezza e la gioia di due ragazzi di queste età... hanno vissuto un'avventura troppo breve, ma sicuramente ora ne è iniziata una nuova...
E questo blog lo dedico a loro... a Marco, che era pure uno scout, e a Matteo mancato ieri pomeriggio... tutti e due lungo la stessa strada... 
Ciao ragazzi...
Un fraterno Buona Strada...

venerdì 24 giugno 2011

L'essenzialità di uno zaino. L'essenzialità della nostra vita.

La vita all'aperto ci fa riscoprire il significato della semplicità e dell'essenzialità.
A noi scout piace utilizzare l'immagine di uno zaino per rappresentare l'essenzialità.
Infatti uno zaino non può contenere poi tutte le cose che vogliamo, ma riesce perfettamente a contenere quelle che risultano essere indispensabili, per esempio, ad un Campo Estivo. 
Più in generale questo zaino può rappresentare la nostra stessa vita.
Tanti lo dicono, ed io giorno dopo giorno, mi rendo conto che è proprio così: si impara da piccoli a diventare grandi, e secondo me è proprio questo che il guidismo vuole offrire alle ragazze. Vuol dar loro la possibilità di crescere partendo proprio da uno zaino portato sulle proprie spalle, per far capire che quello che più ci serve si riduce davvero a poco, e che la maggior parte delle volte quello di cui abbiamo bisogno si trova già dentro di noi. Non è riempiendo il nostro zaino di cose inutili che riusciremo ad apprezzare di più quello che la vita ha da offrirci, ma solamente cercando l'essenziale in ogni cosa.
Chi ha letto il "Piccolo Principe" lo sa benissimo :) "Non si vede bene che con il cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi!"
Cosa aspettiamo allora? Apriamo gli occhi del nostro cuore e viviamo pienamente ogni singolo giorno, non sprecando nemmeno un istante in cose vane, passeggere ma interessandoci a ciò che c'è di più vero, a ciò che rimane per sempre.
Impariamo l'essenzialità camminando di giorno in giorno... impariamola anche dai più piccoli che probabilmente sanno più di noi quale sia il suo vero significato.

La notte è piena di stelle...

La vita all'aperto dà la possibilità ad ogni guida di compiere passi in avanti nel loro cammino di fede.
La contemplazione della natura aiuta ogni ragazza a soffermarsi su se stesse e riflettere più profondamente su ciò che sono in questo momento.
Indubbiamente al Campo Estivo, un momento così personale si può sicuramente trovare.
Ricordo in modo particolare una "Veglia alle stelle"...
Era una serata meravigliosa, nemmeno una nuvola in cielo. Eravamo state fortunate perchè dopo giorni di sola pioggia e freddo, ci era stata regalata una giornata bellissima con un sole che scaldava per davvero gli animi... :) in quella sera una veglia alle stelle era d'obbligo, non potevamo lasciarci sfuggire un cielo così.
Ci siamo ritagliate un momento tutto nostro in contemplazione di quel cielo talmente stellato che sembrava illuminato a giorno. Abbiamo ripensato a quei giorni vissuti insieme, nonostante il brutto tempo ci eravamo divertite moltissimo, avevamo imparato tanto dalle attività proposte e ci sentivamo cresciute, più mature e responsabili. 
La natura un'altra volta ci aveva caricato il cuore di emozioni fortissime, aveva saputo donarci paesaggi mozzafiato, ed anche se poteva esserci sembrata ostile in certe circostanze, noi sapevamo con certezza che erano state delle difficoltà volute per farci crescere e spronarci a continuare a camminare per la nostra strada.
E' stata una delle notti più belle di quel campo. Le stelle hanno reso magico tutto quanto e siamo anche riuscite ad individuare qualche costellazione, le più fortunate hanno scorto pure qualche stella cadente; e tra un desiderio e l'altro siamo andate verso le nostre tende per dormire.
Rimarrà per sempre un ricordo vivo nel mio cuore e nella mia mente.

giovedì 23 giugno 2011

Cuciniamo ma... senza pentole!

Parliamo di cucina alla Trappeur!! 
Non tutti sapranno cosa sia di preciso, ma io sono quì anche per spiegarvelo!

I trappeurs erano gli antichi pionieri del west, che utilizzavano un modo tutto particolare ed innovativo per cucinare i cibi. Infatti dovendosi spostare spesso, viaggiavano leggeri e pertanto dovettero fare a meno anche delle pentole :) così inventarono un nuovo modo di cucinare, ossia la Cucina alla Trappeur dove i cibi vanno cotti sulla brace e, importante, non sulla fiamma viva.

Questo modo di cucinare è utilizzato molto anche da noi scout quando andiamo in uscita e dobbiamo cucinare sul fuoco; non è questione di pigrizia che si opta per lasciare a casa le pentole, anzi cucinare alla Trappeur risulta sicuramente più faticoso e i tempi di cottura sono nettamente più lunghi! Lo si fa per cambiare, per provare qualcosa di nuovo e di diverso :)

Si comincia con il preparare un bel fuoco dal quale, mano a mano, verranno spostate le braci nel punto in cui si vuole cucinare; bisogna produrre moltissime braci per riuscire a cucinare.
Successivamente si passa alla cottura dei cibi in base a ciò che si vuole preparare.
Vi spiegherò alcune ricette interessanti e golose:)

BANANE AL CIOCCOLATO!
Si prendono delle banane e su di un lato si fa un taglio sulla buccia con un coltello;in questo modo possiamo inserire all'interno della buccia dei pezzetti di cioccolato. Fatto ciò mettiamo la banana a contatto con le braci ed attendiamo sino a quando la cioccolata non si sarà sciolta del tutto! E il piatto è servito!!

SALSICCE E PATATE
Tagliare le patate in quattro, la cipolla in fette circolari. Infilare su un bastoncino di legno come se fosse uno spiedino alternando: cipolla, salsiccia, patata, cipolla ecc. Ungere d'olio. Fare arrostire molto rapidamente.


PEPERONI RIPIENI
Prendiamo un peperone e tagliamolo a metà. Puliamo per bene il suo interno eliminando i semini. Prepariamo a parte un ripieno con carne macinata, un uovo, pane grattato, prezzemolo, aglio e un po' di olio; amalgamiamo per bene e mettiamo il preparato all'interno dei peperoni che riponiamo in mezzo alle braci con la buccia rivolta verso il basso ovviamente. Fate cuocere per venti-trenta minuti abbondanti, sino a quando tutta la carne sarà cotta!


TRUCCO per regolare la temperatura!
Poichè sicuramente non avrete con voi un termometro, esiste un “trucchetto” per rendervi conto del calore della brace.
Accostate il palmo della mano alla brace e controllate quanto tempo riuscite a stare contando lentamente i secondi. Se i secondi vanno da 6 a 8 allora il calore sarà basso e la temperatura sarà circa fra i 120°e i 175°. Se invece riuscite a starci 4-5 secondi il calore è
medio e la temperaturà fra 175° e 200°. Se i secondi sono 2-3 il calore è alto e la temperatura di circa 200°-230°.
Infine se riuscite a starci per 1 secondo o meno allora il calore sarà alto e la temperatura sui 230°-360
°.
In questo modo le ragazze sviluppano il loro spirito di adattamento cercando di trovare le soluzioni più adatte per poter cucinare qualcosa da mangiare. Maturano moltissimo perchè, usando l'astuzia e il cervello, riusciranno sicuramente a preparare qualcosa di buono. Cucinare insieme inoltre crea l'atmosfera giusta per riuscire a "fare comunità" proprio perchè ci si aiuta, si parla, ci si confronta e soprattutto ci si diverte!!

Orientiamoci!

Quante volte vi sarà capitato di perdervi, di non capire esattamente dove vi trovate... magari all'interno di un centro abitato può risultare meno complicato vista l'abbondanza di punti di riferimento, ma se ci troviamo all'interno di un ambiente tutto naturale, in totale assenza di cartelli o altro, la cosa può risultare più difficile.
Voglio suggerirvi alcuni modi pratici e semplici per orientarsi da soli con l'aiuto della natura :)

Orientiamoci con...un BASTONE!

Piantiamo per terra un bastone puntandolo in direzione del sole, facendo in modo che non si creino ombre sul terreno. Pazientiamo per circa venti minuti e apparirà l'ombra alla base del bastone; quell'ombra punta ad Est. Aspettiamo fino a quando questa ombra è lunga almeno 15 cm, poi tracciamo la perpendicolare alla direzione dell’ombra e otterremo così il Nord.

Orientiamoci con... il SOLE!
Il sole sorge ad Est, passa a mezzogiorno per il Sud e tramonta a Ovest. Quindi alle 6 di mattina il sole è a Est, alle 9 a Sud-Est, alle 12 è a Sud, alle 15 è a Sud-Ovest, alle 18 è a Ovest e così via, fino a trovarsi alle 24 a Nord (dove naturalmente non possiamo vederlo). In autunno-inverno il sole non è visibile alle 6 o alle 18, perché non è ancora sorto oppure è già tramontato.
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orientarsi con il sole
Orientiamoci con... il MUSCHIO!
E' semplicissimo :) basta ricordarsi che il muschio si forma prevalentemente sulla facciata rivolta a Nord di alberi e rocce.

Orientarsi è molto importante per ciascuno di noi, e non solo in situazioni dove ci si può perdere concretamente ma anche in quelle situazioni dove non sappiamo prendere delle decisioni. 
Nella vita di una guida, o comunque sia di un adolescente, prendere decisioni è difficilissimo proprio perchè queste ragazze e ragazzi si trovano in un periodo di confusione, soprattutto a livello emotivo-psicologico, causato da grandi cambiamenti che lo stanno travolgendo. 
Si può pensare all'orientamento anche come un'occasione per chiarire dubbi e far ordine nella propria mente e nel proprio cuore. 
Gli strumenti che si utilizzano in questo caso sono diversi da quelli sopra elencati e forse meno tecnici, ciò che io suggerisco di fare è parlare e ascoltare. Solo così si può ritrovare la strada che ci porta verso le nostre mete; aggiungendo un po' di spirito di avventura, di coraggio e di fiducia in se stessi riusciremo a raggiungere più facilmente i nostri obiettivi, e goderci il paesaggio circostante, sicuri di aver dato il meglio di noi in ogni circostanza.

mercoledì 22 giugno 2011

Cucina... ecco come usare le ortiche!

Visto che in questo periodo i capi staranno preparando per bene i programmi dei vari Campi Estivi, voglio suggerire alle Kambuse di proporre alle ragazze e ai ragazzi questa ricetta sfiziosa e "a portata di mano"! 
Infatti tante volte durante il Campo Estivo la natura ci offre numerose opportunità anche in ambito  culinario... un anno le mie capo mi hanno proposto un favoloso risotto alle ortiche... fidatevi, anche io all'inizio ero scettica ma è davvero squisito!! Durante un'attività natura ho osservato attentamente l'ambiente che mi circondava e mi sono accorta che il posto era pieno zeppo di ortiche e noi guide non avevamo mai pensato sino ad allora di utilizzarle per farci qualcosa! 
Fortunatamente le nostre capo hanno avuto questa meravigliosa iniziativa anche per farci apprezzare di più questo ambiente naturale...
Ecco come fare!!
Innanzi tutto bisogna cogliere le ortiche facendo attenzione a non urticarsi :) i giovani getti (le punte non ancora fiorite) se presi con una certa decisione, non pungono affatto; se si vuole raccogliere tutta la pianta è bene ricordare che il potere urticante è meno forte dopo la pioggia e nelle ore di maggior sole.
Mettiamo a bollire un pentola di acqua salata e puliamo accuratamente le ortiche scegliendo le cime lavandole (meglio se nel bicarbonato) e sciacquandole per 3 o 4 volte  in acqua pulita. Tagliamo mezza cipolla e tritiamo l'ortica mettendo poi tutto insieme in una casseruola con dell'olio, facendo imbiondire la cipolla sulla fiamma. Successivamente uniamo il riso e, come per un normalissimo risotto, aggiungiamo un mestolo d'acqua bollente, mescolando sino a completo assorbimento dell'acqua da parte del riso; continuiamo ad aggiungere acqua fino a completa cottura del riso. A questo punto aggiungiamo del burro e del parmigiano grattugiato.
E il piatto... è servito!!
INGREDIENTI: per 2 persone
250 g di riso per risotti
30 g di burro
1/2 cipolla
200 g di ortiche tenere
parmigiano grattugiato

olio sale

giovedì 16 giugno 2011

Ospiti indesiderati: le zecche!

Mancano sicuramente poche settimane all'inizio dei vari Campi Estivi, e per questo motivo vorrei dedicare questo post a degli amici un pochino fastidiosi :) mi riferisco alle ZECCHE!!
Eh già, questi minuscoli esserino possono comportare non pochi  problemi a bambini, ragazzi, adulti ed anziani; è vero che ad un Campo Estivo è più probabile incontrarne qualcuna, ma non è da escludere la possibilità di prenderle anche quando siamo a casa, magari in giardino, in orto o al parco.
Le zecche possono provenire da animali domestici ma anche dagli arbusti tipici del sottobosco. Le prime, per esempio quelle che troviamo tra il pelo dei nostri amici cani, sono grandi circa 1 cm mentre le seconde sono grandi appena quanto la capocchia di uno spillo, praticamente invisibili!! 
Per questo bisogna prestare molta attenzione... dopo un'escursione bisognerebbe guardare accuratamente il proprio corpo per stanare o meno questi esserini, prestando particolare attenzione alle parti scoperte quali braccia e gambe; con questo non dico di tralasciare le altri parti del corpo poichè le zecche si attaccano facilmente ai vestiti e muovendosi arrivano fino alla pelle per potersi poi attaccare e succhiare il nostro sangue.
Come dicevo prima le zecche sono degli animali piuttosto discreti infatti la loro puntura è indolore nè provoca prurito. Tante volte ci si accorge di essere stati punti da una zecca quando si riscontrano sulla pelle dei rigonfiamenti di colore rosso leggermente più bassi al centro, che in breve tempo si trasforma in una crosticina;  raramente nei giorni successivi si può avere un po' di febbre, eruzione cutanea ed ingrossamento dei linfonodi più vicini.
Appena ci accorgiamo di ospitare una zecca, è importante toglierla il prima possibile perchè più tempo resta in contatto con noi e più probabilmente ci sarà il rischio di un'infezione.
Per rimuovere una zecca è importante non ricorrere al fai da te se non si è degli esperti, infatti tentando di rimuovere la zecca la testa potrebbe rimanere incastrata nella pelle, pertanto ciò che io vi suggerisco di fare è di rivolgervi a qualcuno che abbia fatto un corso apposta o recarsi presso un pronto soccorso. In ogni caso il modo migliore per risolvere questo problema è prevenire le zecche :)
Come? Semplicissimo!

Durante le escursioni cercate di camminare  al  centro  dei  sentieri  evitando  se  possibile  il  contatto  con  la vegetazione; munitevi di calzature chiuse ed alte sulla caviglia, pantaloni e camicie a maniche lunghe magari infilando i calzoni nelle scarpe e la camicia nei calzoni, per evitare che le zecche possano infilarsi dentro e utilizzate repellenti indicati contro le zecche; se appoggiate zaini e vestiti temporaneamente a terra controllateli prima di indossarli nuovamente. Dopo essere rientrati dall'escursione effettuate un controllo accurato, dalla testa ai piedi, senza tralasciare nessuna zona!!


mercoledì 15 giugno 2011

A tu per tu con una guida...

Ormai sono passati quattro anni da quando anche io ero una guida, e come allora anche oggi confermo il fatto che il guidismo è la mia strada. Scrivere di cosa sia per me il guidismo potrebbe risultare interessante per alcuni, ma non tanto per me :) in finale quello che penso e provo nei confronti di questo meraviglioso mondo emerge da ogni mio scritto.
Pertanto per rendere più carino questo blog ho pensato di inserire anche qualche testimonianza, qualche "intervista" per dar voce anche a chi vive come me il guidismo, chi ha vissuto esperienze diverse dalla mia e anche chi, nonostante sia entrato in contatto con questo mondo, ritiene che non sia poi così speciale o entusiasmante.
Ecco quindi a voi qualche pensiero di una guida  di 16 anni, al suo ultimo anno in Riparto.


"Cara Elettra, come mai hai deciso avventurarti nel mondo del guidismo?"
"Mi sono avvicinata a questo mondo grazie a mia sorella maggiore, inizialmente da coccinella e poi da guida in Riparto. Vedevo mia sorella molto entusiasta alla fine di ogni attività e così per curiosità ho provato ad intraprendere quella strada che tuttora sto percorrendo."
"Uno dei principali punti del metodo è la vita all'aria aperta, cosa pensi a riguardo?"
"Secondo me la vita all'aria aperta è il pezzo forte del guidismo perchè, entrando in contatto con la natura, puoi mettere in pratica ciò che si è imparato durante l'anno a livello tecnico, e poi perchè quando andiamo al Campo Estivo mi sembra che tutte noi guide insieme costruiamo un vero e proprio villaggio dove ognuna trova il suo posto e si sente parte di un tutto. Hai la possibilità di riflettere senza essere disturbato e non hai tutte quelle preoccupazioni che affollano la nostra mente quando stiamo a casa."
"Parlavi di tecniche al Campo Estivo...vuoi dirmi quali sono le tue preferite descrivendole un pochino?"
"Le tecniche che preferisco riguardano la segnalazione morse e la cucina. La segnalazione morse si basa sulla trasmissione di frasi attraverso la combinazioni di punti linee; è un modo per riuscire a comunicare a lunghe distanze sia di giorno che di notte, infatti vi sono diversi metodi per effettuare una trasmissione morse e si dividono in due tipi: visivi ed uditivi. Con quelli visivi si può trasmettere con una o più bandiere, con le braccia,con il fumo e con la luce; con quelli uditivi grazie all'uso del fischietto e in tempi più lontani anche con le percussioni. Mi piace il morse perchè nella storia dell'uomo c'è sempre stata la necessità di comunicare, anche se, ai nostri tempi questo genere di comunicazione è passata in secondo piano  in favore dei cellulari ed altro, può servire in determinate circostanze.
Cucinare invece mi piace perchè è una delle passioni che ho fin da quando ero piccola e mi dà molte soddisfazioni. In particolare il modo di cucinare al campo è diverso da quello di tutti i giorni poichè cuciniamo sul fuoco a legna con l'aiuto di una griglia. Questo è il modo più classico, un modo un po' diverso è quello della cucina alla trapper; questo tipo di cucina prevede il non utilizzo di alcun tipo di pentola o contenitore per cucinare gli alimenti, pertanto bisogna utilizzare quello che la natura ci può offrire per esempio qualche rametto verde per infilzarci la carne o per costruire una griglia di fortuna, delle pietre refrattarie che non scoppiano con il calore della fiamma, alcune verdure da usare come contenitore come i peperoni, le zucche, le patate oppure si possono usare delle verdure o della frutta con la buccia che si possono mettere direttamente a contatto con la brace."
"Pronta per il prossimo campo? Cosa ti aspetti?"
"Si prontissima!!Grazie l'esperienza degli anni precedenti so già che anche il prossimo Campo Estivo sarà un'occasione meravigliosa per vivere a contatto con la natura, staccandosi completamente dal quotidiano, cimentandomi con grinta in questa nuova avventura!!"
"Bene :) spero di cuore, anzi sono più che sicura che sarà come dici tu! 
Grazie mille Elettra e Buona Caccia!!"
"Di nulla e Buona Strada!"

martedì 31 maggio 2011

Il campo estivo.

Un momento di grande importanza per tutte le guide è, senza ombra di dubbio, quello del Campo Estivo, dove le ragazze si mettono in gioco mettendo a disposizione delle altre compagne tutte le loro capacità e abilità, per far si che la convivenza sia il più possibile serena e divertente.
Circa dieci giorni immerse nella natura prive dei comfort che ormai segnano in modo decisivo le nostre vite: acqua calda, corrente elettrica, gas, wc, televisione, cellulare, internet, e tanto altro ancora ...
Una vera e propria riscoperta dell'ambiente naturale che ci circonda e che si trova a pochi passi dai nostri centri abitati.
Una vera e propria esperienza per capire l'importanza dell'essenzialità e il significato della semplicità.
Una vera e propria occasione per renderci conto di quante comodità disponiamo quotidianamente e poter così ri-dare un valore a tutto quello che possediamo, capendo anche che i nostri capricci non fanno la nostra felicità.
Infatti la vita a contatto con la natura nel contesto del Campo Estivo apre gli occhi alle ragazze e mostra loro quanto possa essere gratificante, per esempio, riuscire a prepararsi un pranzo cucinando sul fuoco e mangiare su di un tavolo fatto da loro con qualche palo e del cordino di canapa. 
Grazie al Campo Estivo le guide prendono coscienza delle loro capacità, e in questa decina di giorni maturano moltissimo poichè si ritrovano in una situazione dove devono essere autonome, responsabili e organizzate tra di loro. Dopo il Campo Estivo le ragazze tornano a casa più ricche di prima, più consapevoli delle loro potenzialità ma anche dei loro limiti, più sicure di se stesse, certe del fatto che sono riuscite a superare parte delle paure che avevano prima di partire, felici e impazienti di rivivere nuovamente questa splendida avventura a stretto contatto con la natura.
Un'avventura che fa crescere e che rimarrà per sempre nel cuore e nella mente.

lunedì 30 maggio 2011

Perchè la vita all'aperto?

"La vita all'aperto è la vera meta dello Scautismo e la chiave del suo successo; noi non siamo un club, nè una scuola domenicale, ma una scuola dei boschi: dobbiamo andare all'aperto per la salute del corpo come dell'anima, dello Scout come del Capo." 
Baden Powell (LdC p.103)
 Questa è una delle più celebri frasi di Baden Powell, fondatore dello Scautismo, che nel "Libro dei Capi" spiega quanto la vita all'aperto sia condizione essenziale per una completa realizzazione del metodo Scout. Difatti il nostro fondatore riteneva che questa vita a contatto con la natura potesse avvicinare le ragazze alla verità, desse loro più sicurezza e dinamismo, e le potesse rendere più aperte verso gli altri.
Guardando a questa modo di vivere si possono riscoprire gli aspetti essenziali di una vita sana ed equilibrata, di una vita semplice all'insegna della scoperta delle piccole cose, sviluppando lo spirito di osservazione, di iniziativa, la fantasia ma soprattutto la capacità di adattarsi ad ogni situazione resistendo anche alle avversità.
La vita in questo determinato ambiente è ideale per la formazione del carattere poichè proprio grazie alle attività immerse nella natura, le Guide imparano tutto quello che sarà loro utile nella vita di ogni  giorno. Diventeranno donne che saranno capaci di cavarsela da sole in ogni circostanza.

Una piccola premessa prima di iniziare...

Il Guidismo è un movimento femminile nato un centinaio d'anni fa dopo la creazione dello Scautismo maschile da parte di Baden Powell.
Le ragazze che prendono parte alle attività proposte da questo metodo hanno un'età compresa tra gli undici ed i quindici anni.Sono divise in piccoli gruppi chiamati Squadriglie (Sq.) all'interno delle quali vi è una Capo che coordina insieme ad una Vice-Capo l'intera Sq. Più Sq. formano il Riparto, macrogruppo dove la Capo-Riparto, insieme alle Aiuto-Capo, cerca di trasmettere nozioni utili per la vita delle ragazze seguendo il metodo del Guidismo impostato su quattro importanti pilastri: carattere, salute e forza fisica,abilità manuale e servizio del prossimo.
Un ruolo fondamentale all'interno del Guidismo, lo gioca sicuramente la vita all'aperto, l'argomento principale per l'appunto del mio Blog.

venerdì 27 maggio 2011

Buona Strada a tutti voi!

Ciao a tutti!!
Questo è il primo post del mio Blog,dedicato all'educazione attraverso il Guidismo,in modo particolare quanto la vita all'aperto possa essere un'esperienza significativa per ragazze dagli undici ai quindici anni.
Spero che la pagina possa risultare interessante per molti, intanto vi invito ad aggiungere commenti per migliorarla e renderla speciale!!
Allora pronti per l'avventura??
Si parte!!