giovedì 7 luglio 2011

Nome caccia.

Ciao a tutti!!!
Allora siete pronti per affrontare il Campo Estivo??
Io si, alla grande!!!
Abbiamo iniziato a preparare alcune riunioni riguardo questo campo e devo dire che il tema proposto non è niente male.. ad alcuni potrebbe sembrare banale, ma in realtà sotto certi punti di vista è bello tosto... ma... non ve lo voglio assolutamente svelare!!! qualcuno potrebbe rovinarsi l'effetto a sorpresa e poi prima voglio viverlo ed in un secondo momento raccontarvelo, anche perchè momentaneamente tutto va bene... ma gli imprevisti capitano sempre.
La pioggia è un po' la nostra nemica in certe situazioni: ho fatto interi campi sotto la pioggia ed in mezzo al fango... mi sono comunque divertita moltissimo anche se effettivamente preferirei il caldo del sole per far riuscire bene tutte le attività. Ma la natura ci offre anche questo :)
Oggi voglio parlarvi di una meravigliosa tradizione che abbiamo, e che in parte si mescola anche con la natura :)
IL NOME CACCIA.
Il nome caccia è per l'appunto un nome che viene scelto dai capi e dato alle guide del secondo anno (nel nostro caso, ma in altri gruppi viene dato prima ed anche dopo!) Il nome dovrebbe richiamare elementi naturali e soprattutto le caratteristiche della persona e solitamente è composto da un nome più un aggettivo...
Sono moltissime pertanto le combinazioni che possono saltar fuori ma capita alle volte che vi siano dei doppioni :( ma sicuramente il significato di ognuno rimane comunque unico.
Il mio per esempio è Armonia del Bosco proprio perchè i miei capi mi ritenevano una persona che portava armonia tra la gente e soprattutto tra gente diversa, come lo sono gli alberi in un bosco :)
Per prendere il nome caccia bisogna affrontare una specie di prova di coraggio che consiste nel saltare il fuoco di bivacco... non è pericoloso perchè quando salti, spostando l'aria le fiamme si abbassano.
Il rituale che precede il salto è davvero particolare: per creare u'atmosfera briosa e memorabile il cerchio composto dalle persone intorno al fuoco si divide in gruppi ed inizia a fare il verso di alcuni animali, quali il cuculo, il lupo, i grilli, ecc... 
In mezzo a tutta questa baraonda di suoni la persona salta il fuoco, e nel mezzo del salto la capo urla il suo nome caccia... il bello è che la maggior parte delle volte nessuno capisce quale sia il suo nome e nel corso della serata risalta il fuoco più volte per capirlo :)
E' un momento particolarmente emozionante e il "canto" dei vari animali ti immerge ancor di più nella natura :)
La sera del salto del fuoco resta nel cuore di ogni persona:)

martedì 5 luglio 2011

Riflessione: il pino

"Il giovane pino guardò attorno a sè e vide tanti alberi, superbi e alteri contro il cielo. Tanti alberi, forti e tenaci sulla terra. Tanti alberi , festosamente raccolti intorno ai tronchi. Tanti alberi immensi! Come tanti giganti silenziosi, come tanti cavalieri indomiti. Con la paura di esserci: indefinito rispetto a loro, ma come loro presente! Con il ritegno e lo stupore di chi avverte i far capolino sul senso dei secoli, lui, giovane, ma c'era e lo sentiva.
Anche lui, senza molta esperienza, ma con una spinta che avvertiva dal basso, decisa e rassicurante. Così trovarsi ad alzare li sguardo e riuscire a sopportare la visione di quegli immensi esseri, maestosamente protesi nel loro toccare quasi il cielo, fu tutt'uno, con un misto di paura e di ardore, più simile alla sfrontatezza che al coraggio. Iniziava a tendersi. Tutto raccolto nel suo essere, tutto sostenuto dalla sua parte nascosta: quell'intensa energia racchiusa nell'oscurità,come palpitante spinta vitale.
C'era! E si accorse di avere uno spazio intorno a sè. Un piccolo spazio, se paragonato a quello degli alberi giganti, ma tutto suo, il suo spazio, in cui si riconobbe."
Proviamo a paragonarci ad un albero... siamo un giovane albero, un giovane pino che cresce giorno dopo giorno in modo lento e silenzioso. Durante la nostra crescita abbiamo bisogno di alcuni punti di riferimento e quindi quali sono i nostri modelli, gli alberi a cui ci ispiriamo? Quali sono gli alberi che vediamo più grandi di noi e che vogliamo imitare per toccare anche noi un giorno il cielo?
Quali sono le caratteristiche che ci piacciono di questi modelli e perchè li abbiamo scelti?
Cosa facciamo per imitarli?

Pensiamo...
Fermiamoci un attimo, prendiamoci del tempo per noi...
Riflettiamo sulla nostra vita...

La natura, un dono di Dio.

Nessuno può ancora nasconderci il pericolo che sta correndo la terra. E anche se spesso la fiducia viene meno, è doveroso tentare di salvarla. Soprattutto per coloro che verranno dopo di noi. 
Per i bambini del futuro, che rischiano di trovare a pezzi quel dono di Dio che noi abbiamo avuto la fortuna di accarezzare ancora intero. 
La montagna è una manifestazione di Dio, un regalo che dà la possibilità agli uomini di stare un po' meglio. Su questa montagna ha messo dei regali che ci aiutano a vivere: alberi, animali, frutti, l'acqua, molte cose. 
E, come una madre affettuosa, ci nutre e ci protegge. Succede che qualche figlio uccida la madre- può capitare un gesto di follia o anche che una madre uccida il figlio. 
Ma una madre di regola va amata e rispettata. La montagna, come del resto tutte le cose della natura, va tenuta da conto.
Mauro Corona

domenica 3 luglio 2011

Dalla parte della natura...

Salve ragazzi :)

Oggi vorrei proporvi un'attività tutta "bio" in previsione dei vari Campi Estivi!
Il metodo che seguiamo prevede ovviamente anche il rispetto della nostra tanto amata natura, ma tante tantissime volte non ci rendiamo conto di quanto male le rechiamo con i prodotti che utilizziamo quotidianamente per la cura della nostra persona e delle cose in generale.
Non voglio fare una colpa a nessuno perchè anche io sono la prima che tante volte non presta attenzione a queste piccole, ma grandi, cose; la società in cui viviamo ci presenta un mondo "usa e getta" ove l'inquinamento sembra davvero essere una cosa lontana, come anche le sue conseguenze.
Il consiglio che vi do è quello di portare al Campo Estivo prodotti che si possano disperdere nell'ambiente in quanto biodegradabili; mi riferisco per esempio agli shampoo, ai vari saponi e detersivi che sono necessari durante la permanenza al Campo Estivo. Io per esempio mi sono sempre trovata molto bene con una marca di prodotti biodegradabili a base di semi di lino e sapone di marsiglia. Per lavare i panni sporchi quest'ultimo è ottimo anche perchè viene normalmente utilizzato anche a casa, ed anche per il buon profumo che rilascia. 
Per quanto riguarda il lavaggio di piatti e pentole, in commercio esistono prodotti sempre biodegradabili, ma io non li ho mai comprati poichè ho sempre preferito "fare da me"!
Ed è proprio questa l'attività che vi propongo:la preparazione di detersivo per piatti fatto in casa :) 100% naturale e amico della nostra cara natura!
Potete prepararlo comodamente a casa e portarlo al Campo in alcuni recipienti, oppure prepararlo anche li al momento in quanto gli ingredienti sono facilmente reperibili anche nella Kambusa!
Ecco a voi la ricetta!!
 
                                                                    
Ingredienti:
3 limoni
400 ml di acqua
200 g di sale
100 ml di aceto bianco



Procedimento
:
Prendiamo i nostri limoni e tagliamoli a pezzetti togliendo i semini. 
Se siamo a casa mentre prepariamo il detersivo, utilizziamo il mixer per frullare i pezzi di limone  insieme al sale e ad un po' dell'acqua.
Successivamente prendiamo la poltiglia che si è creata e mettiamola in una pentola, aggiungendo l'acqua avanzata e l'aceto. 
Facciamo bollire per 10 minuti mescolando, facendo attenzione che il preparato non si attacchi. Quando quest'ultimo si sarà addensato, mettiamolo in alcuni vasetti di vetro, possibilmente ancora caldo: si crea un sottovuoto che conserva il detersivo più a lungo.

Et voilà: il vostro detersivo biodegradabile utilizzabile sia a casa che al Campo Estivo!