martedì 5 luglio 2011

Riflessione: il pino

"Il giovane pino guardò attorno a sè e vide tanti alberi, superbi e alteri contro il cielo. Tanti alberi, forti e tenaci sulla terra. Tanti alberi , festosamente raccolti intorno ai tronchi. Tanti alberi immensi! Come tanti giganti silenziosi, come tanti cavalieri indomiti. Con la paura di esserci: indefinito rispetto a loro, ma come loro presente! Con il ritegno e lo stupore di chi avverte i far capolino sul senso dei secoli, lui, giovane, ma c'era e lo sentiva.
Anche lui, senza molta esperienza, ma con una spinta che avvertiva dal basso, decisa e rassicurante. Così trovarsi ad alzare li sguardo e riuscire a sopportare la visione di quegli immensi esseri, maestosamente protesi nel loro toccare quasi il cielo, fu tutt'uno, con un misto di paura e di ardore, più simile alla sfrontatezza che al coraggio. Iniziava a tendersi. Tutto raccolto nel suo essere, tutto sostenuto dalla sua parte nascosta: quell'intensa energia racchiusa nell'oscurità,come palpitante spinta vitale.
C'era! E si accorse di avere uno spazio intorno a sè. Un piccolo spazio, se paragonato a quello degli alberi giganti, ma tutto suo, il suo spazio, in cui si riconobbe."
Proviamo a paragonarci ad un albero... siamo un giovane albero, un giovane pino che cresce giorno dopo giorno in modo lento e silenzioso. Durante la nostra crescita abbiamo bisogno di alcuni punti di riferimento e quindi quali sono i nostri modelli, gli alberi a cui ci ispiriamo? Quali sono gli alberi che vediamo più grandi di noi e che vogliamo imitare per toccare anche noi un giorno il cielo?
Quali sono le caratteristiche che ci piacciono di questi modelli e perchè li abbiamo scelti?
Cosa facciamo per imitarli?

Pensiamo...
Fermiamoci un attimo, prendiamoci del tempo per noi...
Riflettiamo sulla nostra vita...

Nessun commento:

Posta un commento